Prodotto capace come pochi di “raccontare” l’italianità nel mondo, il gelato è un business che non conosce crisi. Non è un caso che ci siano imprenditori di tutte le età intenzionati ad aprire gelaterie, soprattutto artigianali. Come fare? Comprare adeguate attrezzature per gelateria è importante, ma non basta. Bisogna anche sapere come muoversi. Se stai cercando qualche informazione in merito, nelle prossime righe puoi trovare alcuni preziosi consigli.

L’importanza della nicchia

Alzarsi la mattina e decidere di aprire una gelateria artigianale non basta. Bisogna anche scegliere bene la nicchia di riferimento. Oggi come oggi, paga tantissimo il fatto di specializzarsi. L’idea della gelateria artigianale è la partenza. Da qui bisogna poi sviluppare il concept. Qualche esempio? Si può scegliere di aprire una gelateria artigianale per bambini, ma anche di concentrarsi solo su prodotti biologici o di focalizzarsi sulle esigenze degli intolleranti.

Per non sbagliare in questo caso, è molto importante studiare il mercato e, per esempio, partire vedendo cosa fanno i concorrenti nella stessa città o nei centri urbani vicini.

In questa fase, può rivelarsi molto utile in fatto di iniziare a studiare partnership strategiche. Una buona idea a tal proposito può essere quella di contattare aziende agricole che hanno bisogno di visibilità e che lavorano in maniera particolarmente virtuosa.

Detto questo, apriamo una parentesi di grande importanza, ossia quella dei costi che si devono affrontare per avviare un’attività che, se ben gestita, può rivelarsi molto profittevole.

Quanto costa aprire una gelateria?

Non esistono risposte univoche alla domanda “Quanto costa aprire una gelateria?”. Di certo c’è che, difficilmente si andranno a spendere meno di 50.000 euro.

Per capire come viene diviso l’investimento, presentiamo un elenco delle principali voci di spesa:

  • Affitto dei muri del negozio
  • Acquisto delle attrezzature per la produzione artigianale del gelato
  • Acquisto degli accessori da utilizzare nel retrobottega (p.e. le spatole e i portaconi).
  • Acquisto del registratore di cassa.

Questo è solo un elenco sommario e superficiale dei costi che è necessario sostenere. Da non dimenticare è anche tutto quello che riguarda la comunicazione per promuovere l’attività, per non parlare delle utenze.

Un cenno finale va fatto ai costi annuali, tra i quali è possibile annoverare il commercialista, i consulenti del lavoro e gli attestati HACCP. Mediamente, si riesce a rientrare nell’investimento in un paio d’anni di lavoro.

In generale, se si opta per il franchising i costi si riducono. Il rovescio della medaglia riguarda la minor libertà imprenditoriale e il fatto di dover rispondere a specifiche linee guida dettate dalla casa madre.

Adempimenti burocratici per l’apertura di una gelateria

Vediamo ora quali sono gli adempimenti burocratici da considerare per l’apertura di una gelateria artigianale in Italia. Innanzitutto, è necessario possedere una Partita IVA e i registri contabili per la gestione dell’attività.

Il passo successivo prevede il fatto di iscrivere la propria attività alla locale Camera di Commercio. Prima di partire con l’attività, è fondamentale reperire tutti i permessi necessari al suo esercizio. Ecco quali sono:

  • Autorizzazione rilasciata dall’ASL provinciale e attestante l’adeguatezza igienica degli spazi.
  • Autorizzazione rilasciata dal sindaco del Comune dove si ha intenzione di aprire l’attività. Quest’ultimo, a sua volta, deve ricevere il parere favorevole dell’ispettore sanitario.
  • Autorizzazione relativa alle categorie merceologiche.

Ricordiamo inoltre che l’aspirante imprenditore deve procurarsi l’autorizzazione commerciale relativa agli spazi e agli orari di esercizio dell’attività commerciale.

Una volta regolarizzato tutto questo e aperta la gelateria, si hanno 30 giorni di tempo per completare i restanti adempimenti previsti dalla burocrazia. Di cosa stiamo parlando di preciso? Della comunicazione di inizio attività al Registro delle Imprese, all’Ufficio INPS e all’Ufficio IVA.